Analytics: perché monitorare un sito web?

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L’attività di monitoraggio consente di catturare e monitorare tutta una serie di informazioni utili per ottimizzare il marketing della propria attività, ottimizzando e migliorando la propria visibilità online, ottenere più clienti, vendere più prodotti o servizi e quindi aumentare il fatturato.

Uno dei primi vantaggi che potrai ottenere monitorando il tuo sito web è la possibilità di verificare i ricavi generati dal sito web, e conseguentemente di misurare se l’investimento sostenuto per la creazione e per la manutenzione del sito, viene adeguatamente ripagato dai ricavi sviluppati online.

Sebbene questo sia un aspetto rilevante è anche forse il meno importante. Il vantaggio più grande di avere uno strumento di monitoraggio è quello di capire il comportamento dei propri visitatori. Possiamo infatti acquisire tantissime informazioni sui nostri utenti utili a sviluppare prodotti che possano andare incontro alle loro esigenze.

Tutti gli strumenti di monitoraggio raggruppano i dati raccolti in modo da renderli facilmente leggibili. Questi gruppi di dati si chiamano metriche e raggruppano dati dello stesso tipo. Per esempio il numero di visitatori sul sito è una metrica e ci mostra quante visite ha ricevuto il nostro sito al giorno, alla settimana, al mese o all’anno.

Le metriche di Analytics

Grazie alle metriche puoi facilmente capire quante visite ottengono le tue pagine e quali di queste vengono viste da più utenti. Altri indici importanti sono il tempo di permanenza sulle singole pagine, il numero medio di pagine per visita e la frequenza di rimbalzo.

Metriche di questo tipo ci permettono di capire quali pagine risultano essere più interessanti per i nostri utenti e quali invece non incontrano le loro esigenze. La conoscenza di queste informazioni consente di intervenire sui contenuti poco interessanti e modificarli.

Altre metriche importanti sono quelle sui dispositivi (pc o mobile), sulla provenienza delle visite (social o motori di ricerca) e sulle pagine di atterraggio. I tuoi visitatori non per forza entreranno nel tuo sito dalla home page. Molto più probabilmente loro arriveranno sulle tue landing page, proprio per il ruolo da loro svolto.

I dati che possiamo ricavare da Analytics sono tantissimi, ma non è sufficiente. La potenza degli strumenti di monitoraggio è quella di poter incrociare tra loro le varie metriche. Spesso infatti avrai bisogno di ricavare dati più specifici.

Per esempio potresti avere la necessità di capire su quali pagine arrivano i visitatori che sono giunti sul tuo sito dai motori di ricerca, o dai social. Potresti altresì voler sapere la frequenza di rimbalzo delle pagine del sito per gli utenti che navigano da dispositivi mobili.

Informazioni di questo tipo devono essere ricavate utilizzando le tecniche per l’analisi dei dati. Un altro tema importantissimo legato all’analisi dei dati è quello relativo alle ‘conversioni’.

Le conversioni: definire gli obiettivi

Non tutte le pagine del nostro sito web hanno la stessa importanza. Se hai deciso di utilizzare una landing page sul sito web vorrai certamente capire se sta funzionando oppure no. In questo caso occorre fare attenzione al tasso di conversione che hanno le nostre pagine più importanti.

La conversione di un utente è, di fatto, una manifestazione esplicita di interesse per un determinato contenuto o servizio che trova sulle tue pagine. Questo può esprimersi in tanti modi diversi come: scaricare un documento, compilare un form di contatti, guardare un video, acquistare un prodotto, e altro ancora.

La conversione di un utente è, di fatto, una manifestazione esplicita di interesse per un determinato contenuto o servizio che trova sulle tue pagine. Questo può esprimersi in tanti modi diversi come: scaricare un documento, compilare un form di contatti, guardare un video, acquistare un prodotto, e altro ancora. 

Anche nel caso di un e-commerce le conversioni avranno tutti valori diversi. Pertanto è necessario, facendo la media aritmetica, ricavare il valore medio di ogni conversione. Questo ti permetterà in futuro di sapere quanto è possibile investire in pubblicità per aumentare il numero conversioni. In che modo? Ti faccio un esempio molto semplice.

Tu sai, per esempio, che una pagina del tuo sito ha un tasso di conversione del 3,4% e ogni conversione, generata da quella pagina, vale mediamente 100€. Vuol dire che 3,4 visitatori su 100 effettueranno una spesa e in totale incasserai 340€. Quindi ipoteticamente potresti spendere fino a 340€ di pubblicità per attirare 100 visitatori in più sulla pagina.

La pubblicità online però è un argomento complesso ed articolato e sconsiglio di approcciare questo tema senza le conoscenza adeguate. Il rischio è di spendere soldi senza alcun risultato concreto.

Conclusione

Concludendo possiamo dire che il monitoraggio e l’analisi dei dati di un sito web sono essenziali per migliorare la propria attività e offrire servizi migliori ai propri utenti. Sottovalutare questo aspetto equivale praticamente a non essere presenti online e finire presto o tardi con il chiudere il proprio sito.

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